Cosa fare con un'azienda in crisi

Cosa fare con un’azienda in crisi?

Tanti imprenditori pensano che una crisi finanziaria aziendale possa presentarsi all’improvviso senza che si possa prevedere e con conseguenze irreversibili. In realtà, anche con il concorso di fattori esterni, le problematiche delle imprese provengono da veri e propri percorsi in cui avviene un processo di declino, più o meno lungo e silenzioso. Frequentemente non si vedono o non si vogliono vedere i sintomi. Servono strumenti di controllo adatti e bisogna anche prepararsi per rilanciare l’azienda al meglio. Il risanamento è possibile nella maggior parte dei casi, ma è bene valutare la strada da seguire e attuare una strategia efficace, evitando di commettere altri errori. Il primo passo è comunque quello di riconoscere le criticità e aprirsi alle soluzioni senza pregiudizi o vincoli. È importante agire subito e con determinazione, fin dal momento in cui si nota una diminuzione della redditività globale oppure anche solo riferita a un prodotto o a un servizio offerto alla clientela. Va considerato che prima dello scoppio della crisi c’è un periodo di incubazione in cui si registrano aumenti delle perdite e un decremento delle uscite dei prodotti dal magazzino.

I segnali della crisi e gli interventi

La crisi aziendale può manifestarsi in tantissimi modi diversi, come ad esempio le difficoltà di rispettare le scadenze fiscali, la diminuzione di credito da parte delle banche o l’annullamento di diverse commesse da parte dei clienti. Quando le criticità si presentano, è necessario prendere coscienza del momento e volerlo affrontare. Non si devono saltare i pagamenti o semplicemente cercare fondi per riempire i buchi, ma rintracciare le cause dei problemi per poter agire e invertire la rotta, eliminando sprechi e spese che non portano a un guadagno. Le decisioni si possono, però, prendere solamente se le informazioni e i dati sono aggiornati e precisi, in modo da consentire un esame specifico e agire in modo appropriato. Non vanno tagliati i costi a caso, ma piuttosto fare una mappa completa per stabilire da dove partire e come. La gestione lucida di tutte le difficoltà che si sono presentate è essenziale per poter uscire dalla crisi. Se non si riesce a effettuare interventi per evitare la crisi stessa, si deve fronteggiare ogni passaggio con attenzione e operazioni mirate.

I provvedimenti per limitare gli effetti della crisi

Crisi aziendale e processi di risanamento costituiscono un binomio da applicare con determinazione. Infatti a ogni difficoltà corrisponde un rimedio. Bisogna pensare di intervenire subito per limitare i danni e rimettersi in carreggiata il prima possibile, così da ricominciare a fatturare e portare l’impresa allo stato di salute che merita. Si devono compiere 10 passi:

  • aumentare gli incassi attraverso la creazione di prodotti o servizi che riescono a sfruttare al meglio il magazzino, anche ampliando i canali di vendita;
  • accelerare la riscossione dei crediti attesi, offrendo eventualmente sconti per chi paga subito;
  • ridurre le spese correnti, mettendole in funzione del fatturato;
  • gestire il ciclo di cassa per anticipare gli incassi e dilazionare i pagamenti, rinegoziando le condizioni dei creditori;
  • far ruotare rapidamente il magazzino e mantenere aggiornato l’inventario, proponendo offerte e lanci;
  • spiegare le difficoltà ai fornitori prospettando le soluzioni, così da trovare un punto d’incontro;
  • creare alternative al blocco dei conti da parte della banca oppure aprire uno che non sia vincolato alle linee di credito attive;
  • ridurre le spese del personale utilizzando le ferie non godute dei dipendenti e gli ammortizzatori sociali;
  • sospendere investimenti a lungo termine e concentrarsi sul breve periodo;
  • avvalersi di un consulente esperto per risparmiare tempo e avere un supporto concreto.

I progetti di risanamento possono essere elaborati e svolti in autonomia, ma ciò comporta un gran dispendio di tempo che verrebbe tolto dalle normali attività aziendali, quindi è opportuno ricorrere a un professionista esperto esterno. Grazie all’aiuto di un consulente, si ha modo di demandare svariati compiti riferiti alla strategia interna per concentrare gli sforzi sui rapporti con i clienti e sulla produzione. La crisi finanziaria aziendale va affrontata con competenza e astuzia insieme a chi ha dimestichezza con questo tipo di interventi nelle imprese.

Potrebbe piacerti...