Prestito cambializzato: perché i tassi sono più alti della media?

Tra le diverse opportunità di accesso al credito offerte oggi dagli enti di credito, tra cui banche e finanziarie, il prestito cambializzato è uno fra i tipi di prestiti più richiesti. I vantaggi di questo prestito sono notevoli e hanno a che vedere con due aspetti principali, vale a dire la velocità di erogazione del denaro richiesto e la semplicità di accesso al credito, anche per utenti che nella richiesta di prestiti tradizionali si trovano spesso ad affrontare strade sterrate e molto complesse. I finanziamenti cambializzati sono quindi delle soluzioni perfette per tutte quelle persone che sono state diffidate dalle banche per via di situazioni finanziarie non conformi all’accesso ad un finanziamento.

Gli utenti ideali di un prestito cambializzato sono infatti i disoccupati, oltre coloro che non hanno un contratto di lavoro regolare e che sono sprovvisti di una busta paga. Ogni tipo di prestito prevede naturalmente dei costi ulteriori e i prestiti cambializzati non fanno la differenza. La somma di denaro ottenuto in prestito deve essere quindi rimborsata attraverso le rate mensili. Ciò significa che un debitore si ritroverà a versare una quota di denaro più alta rispetto a quella che ha ottenuto dal creditore. Gli interessi che il creditore richiede sono costituiti essenzialmente da due variabili, vale a dire il Tan, il tasso annuo nominale, e il Taeg, il tasso annuo effettivo globale. Se vuoi saperne di più sui prestiti cambializzati, vai sul sito https://prestiticambializzatisulweb.it/.

Perché i tassi di interesse sono così alti

Il finanziamento con cambiali è un tipo di prestito pensato appositamente per coloro che si trovano a vivere una situazione economica precaria e instabile. Questi utenti vengono diffidati dalle banche e da altri enti di credito, dato che sono considerati potenziali cattivi pagatori, per cui è previsto un maggiore rischio di insolvenza economica nel rimborso del finanziamento.

Questi utenti possono essere lavoratori autonomi, precari, pensionati, disoccupati e cattivi pagatori, ma anche casalinghi lavoratori senza contratto regolare. I creditori, mettendo a disposizione dei soggetti senza garanzie economiche prestiti e finanziamenti, seppur di importi spesso abbastanza contenuti, si espongono a un rischio di insolvenza spesso abbastanza elevato. Questo rischio viene soppesato grazie all’innalzamento dei tassi di interesse che sono legati al prestito. In particolare, il Taeg, il principale responsabile dell’innalzamento dei tassi di interesse, è composto da più fattori che hanno un’influenza sul costo complessivo del finanziamento. Tra queste spese troviamo:

  • le spese amministrative;
  • le spese di apertura del finanziamento;
  • la registrazione del contratto;
  • le spese assicurative;
  • le eventuali spese accessorie;
  • il costo della cambiale.

Tasso fisso e variabile in un prestito cambializzato

La percentuale di rischio a cui i creditori si espongono nella concessione di un prestito cambializzato a coloro che sono sprovvisti di garanzie ha un’influenza diretta sugli interessi e sulle spese previste per il singolo prestito. Il prestito cambializzato è di per sé abbastanza costoso, dato che la cambiale ha un prezzo che andrà ad aggiungersi alle altre spese previste per il finanziamento. Solitamente, il cliente ha la possibilità di scegliere tra la richiesta di un prestito a tasso variabile e a tasso fisso. Il tasso variabile fa riferimento alle spese del prestito e agli interessi che possono cambiare in base al costo del denaro, ovvero alle variazioni e alle fluttuazioni del mercato.

Nel caso di un prestito cambializzato, se applichiamo un certo tasso all’importo delle singole rate, le rate stesse andranno a subire dei cambiamenti anche da un mese all’altro. Quando invece si parla di tasso fisso si fa riferimento ad un importo mensile che rimane stabile per tutte le rate previste per il rimborso del finanziamento, senza sorprese né variazioni. Una volta stabilito il piano di rientro della liquidità, il tasso di interesse rimane quindi invariato, offrendo al debitore una certa sicurezza che si contrappone invece all’imprevedibilità del tasso fisso.

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